
Biodiversity Alliance: la nuova certificazione del suolo
Conservare e gestire in modo sostenibile il suolo agricolo è diventato una delle nuove priorità del settore.
Le iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema si sono moltiplicate negli anni; la più importante tra tutte è senza dubbio la Giornata Mondiale del Suolo organizzata dalla FAO, che si celebra nel mese di dicembre al fine di informare rispetto all’importanza di un suolo sano e di una gestione sostenibile.
La nuova certificazione di sostenibilità
Vista l’importanza del tema, è stato uno sviluppo naturale quello di creare uno standard condiviso che sia in grado di misurare la biodiversità dei processi produttivi del settore agricolo.
Da qui prende le mosse Biodiversity Alliance, il nuovo sistema per valutare la biodiversità.
La nuova prassi prenderà in considerazione 12 indicatori, sia qualitativi che quantitativi, valutandoli al fine di poter ottenere la certificazione.
Il primo passo del nuovo processo è il prelievo di un campione di suolo per procedere alla valutazione quantitativa dell’indice QBS-ar.
L’indice è basato sul concetto di forma biologica, intesa come il grado di adattamento anatomico di un organismo alla vita nel suolo.
Come si legge sul sito dell’ente certificatore, gli altri parametri valutati sono:
- il tipo di agricoltura (biologico, integrato o meno)
- la gestione del suolo in termini di fertilizzazione
- le modalità di controllo delle avversità
- la presenza e la gestione delle aree verdi
- le strategie di incremento della biodiversità
- il ricorso ad energie provenienti da fonti rinnovabili
- l’adozione di pratiche agronomiche conservative e altre pratiche con l’obiettivo di aumentare la biodiversità (corridoi ecologici, sistemi di fitodepurazione ecc.)
Gli scopi ed i vantaggi principali di questa nuova certificazione si traducono in uno standard unificato di qualità, in una riduzione dei costi e in una nuova modalità di promozione e comunicazione dei prodotti.