
Inadeguatezza del POS: le responsabilità del datore di lavoro
L’acronimo POS sta per Piano Operativo di Sicurezza e rappresenta il piano di valutazione rischi inerenti ai cantieri edili. Questo importante documento deve contenere un elenco aggiornato e più dettagliato rispetto a quello presente nel PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento) rispetto all’individuazione di tutte le misure preventive, protettive ed integrative da adottare in cantiere.
Non solo: il POS è un documento specifico per ogni realtà, quindi, come ricordato dalla sentenza della Corte di Cassazione della IV Sezione Penale, il suo contenuto minimo deve essere parametrato in base alle specificità di quel singolo cantiere.
La sentenza della Corte di Cassazione
La vicenda che ha portato a questa sentenza nasce da un ricorso presentato da un datore di lavoro a capo di un’impresa appaltatrice che si è visto condannato a seguito della folgorazione mortale di un lavoratore venuto a contatto con un cavo elettrico in tensione.
L’accusa formulata si era basata sulla mancata redazione di un piano operativo di sicurezza da parte dell’amministratore della società, che quindi non aveva adottato le necessarie misure di sicurezza in cantiere, in prossimità di cavi e linee elettriche non protette o parzialmente scoperte.
Come sempre la Corte di Cassazione ha scelto di formulare una sentenza che suona come un vero e proprio insegnamento:
maggiore è la pericolosità intrinseca dell’attività esercitata in concreto e maggiori devono essere la diligenza e la perizia nel precostituire condizioni idonee a ridurre quanto più possibile il rischio consentito, poiché la soglia della prevedibilità degli eventi dannosi è più alta di quanto non lo sia rispetto allo svolgimento di attività comuni.
Nonostante una parziale riforma della sentenza in Appello, la Cassazione ha respinto il ricorso in quanto il POS avrebbe dovuto prevedere con grande accuratezza di dettagli le misure di sicurezza da adottare in caso di linea elettrica scoperta, confermando così la condanna per l’accusato e ribadendo, ancora una volta, l’importanza della corretta e scrupolosa redazione del Piano Operativo di Sicurezza.