
Lavoro al computer: tra rischi e prevenzione
Pandemia, smartworking e internet ormai diventato parte integrante di ogni ambito della nostra vita, tutti questi elementi devono farci soffermare su quali rischi siano connessi all’eccessiva esposizione da videoterminale (VDT).
Oltre ai rischi legati alla postura scorretta e all’affaticamento sia fisico che mentale, è importante valutare come tutelare la nostra salute in ambito oculo-visivo.
Per farlo ci viene in aiuto il documento “La sicurezza nell’utilizzo dei videoterminali” redatto dall’Università La Sapienza di Roma.
Videoterminali e occhi: tra accomodazione e adattamento
Un’elevata e prolungata sollecitazione degli occhi e il loro affaticamento può portare diversi tipi di disturbi legati all’eccessiva esposizione a videoterminale.
I più comuni sono: pesantezza, bruciore, rossore e prurito, senza dimenticare cefalea e lacrimazione.
La causa è dovuta all’accomodamento, funzione di “messa a fuoco” affidata ai muscoli ciliari che non viene sollecitata se l’oggetto da osservare è posto a distanza superiore di 50 cm dallo sguardo.
Proprio per questo, è importante posizionare lo schermo a una distanza variabile, tra i 50 ed i 70 cm.
L’altra caratteristica di cui tenere conto è l’adattamento: qui è coinvolta la retina e si tratta della regolazione della sensibilità a seconda dell’intensità della fonte luminosa.
La presenza di fonti di abbagliamento o di aree molto luminose riduce la capacità visiva.
Ecco perché è importante posizionare lo schermo lontano da fonti luminose, come le finestre, posizionate di fronte o alle spalle dell’utente.
Videoterminali e occhi: i principali fattori di rischio
I principali fattori responsabili dei disturbi oculo-visivi correlati al lavoro a VDT sono:
- Condizioni di illuminamento sfavorevoli
- Condizioni ambientali sfavorevoli (aria insalubre o umidità dell’ambiente non consona)
- Postazione di lavoro inadeguata
- Eccessiva durata del compito visivo
Per una prevenzione efficace di tali disturbi, è quindi importante assicurarsi che la postazione di lavoro sia salubre, idonea e che lo schermo sia posto tra i 50 ed i 70 cm dall’operatore.