
Pompe di calore e impianto di climatizzazione: come funzionano le detrazioni?
Le agevolazioni approvate dal Governo e le detrazioni utilizzabili per installazione pompe di calore e condizionatori sono diverse, dal bonus casa al bonus mobili, vediamo le principali opzioni disponibili.
Detrazioni pompe di calore: quali bonus attivare?
La principale agevolazione per usufruire delle detrazioni fiscali legate all’installazione pompe di calore è senza dubbio il bonus casa.
Questa misura consente ai contribuenti di ristrutturare le proprie abitazioni e le parti comuni di edifici anche grazie alla detrazione dei costi relativi all’installazione di impianti di condizionamento invernali.
La detrazione consiste in uno sconto pari al 50% e si rivolge ai contribuenti assoggettati all’ Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche).
L’Agenzia delle Entrate ha fatto rientrare in modo ufficiale questa detrazione tra quelle del bonus casa, riconoscendole come intervento di manutenzione straordinaria.
La detrazione per le spese sostenute per l’installazione di pompe di calore è ripartita tra gli aventi diritto in un arco temporale di 10 anni.
La Legge di Bilancio 2022 ha certificato l’estensione dell’agevolazione fino al 2024.
Detrazioni climatizzazione: il bonus ristrutturazione
Nei casi di interventi volti al restauro e al risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia che riguardino interi fabbricati, si può usufruire del bonus ristrutturazione.
Più in particolare, per essere riconosciuti come detraibili, i lavori devono essere eseguiti da parte di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
Quando non si può usufruire di bonus casa e bonus ristrutturazioni?
Le spese relative all’installazione degli impianti climatizzazione e pompe di calore non vengono riconosciute quando non si rispettano determinati requisiti:
- È mancata la comunicazione preventiva all’Asl
- I termini di pagamento o le voci della causale del bonifico non sono state rispettate
- La ricevuta del bonifico è intestata ad una persona diversa da chi chiede la detrazione
- Sono state violate le norme urbanistiche ed edilizie condominiali