Tel: 0332 604300 - E-mail: engineering@gruppobini.it - WhatsApp: 334 1145838

  • Home
  • News
  • Environment
  • Impianti fotovoltaici e sicurezza antincendio: cosa cambia con le nuove linee guida 2025
Impianti fotovoltaici e sicurezza antincendio: cosa cambia con le nuove linee guida 2025

Impianti fotovoltaici e sicurezza antincendio: cosa cambia con le nuove linee guida 2025

Nel panorama della sicurezza antincendio, uno degli ambiti in più rapida evoluzione è quello degli impianti fotovoltaici installati in edifici o attività soggette a controlli antincendio. Il recente aggiornamento, con la Nota n. 14030 del 1 settembre 2025 e i suoi chiarimenti con la Nota n. 14668 del 10 settembre 2025, segna un momento di svolta nella normativa antincendio italiana per questo tipo di impianti.

Per Studio Bini Engineering – che opera da anni anche nel campo della consulenza tecnica per sicurezza, valutazione dei rischi e progettazione – è fondamentale comprendere queste novità per guidare le imprese, gli operatori e i progettisti verso soluzioni conformi e sicure. In questo articolo esaminiamo: cosa prevedono le nuove linee guida, quali sono i principali cambiamenti rispetto al passato, e quali implicazioni concrete emergono per le imprese e i professionisti.

Il contesto: perché intervenire sulla sicurezza degli impianti fotovoltaici

Negli ultimi anni l’installazione di impianti fotovoltaici (FV) in Italia è cresciuta sensibilmente, spinta da incentivi, attenzione alla sostenibilità e spinta verso l’efficienza energetica. Tuttavia, queste installazioni – specie quando poste su tetti, pensiline, strutture a servizio di edifici industriali o commerciali – possono modificare le condizioni di sicurezza antincendio preesistenti: superfici esposte al sole, moduli in tensione, sistemi di accumulo, inverter, collegamenti in corrente continua fino a 1.500 V sono tutti elementi che richiedono una progettazione attenta.

Per le attività soggette alle procedure di prevenzione incendi (ai sensi del D.P.R. n. 151/2011) l’introduzione (o modifica) di un impianto FV non può essere trattata come un semplice “aggiunta”: bisogna verificare se c’è un aggravio del rischio incendio e, se sì, attivare le procedure previste.

Le nuove linee guida: principi e campo di applicazione

Con la Nota n. 14030 del 1 settembre 2025 è stata pubblicata la nuova “Linea guida di prevenzione incendi per la progettazione, installazione, esercizio, manutenzione di impianti fotovoltaici”.

Di seguito i punti chiave:

Scopo e principi

  • Lo scopo è aggiornare le specifiche misure tecniche di prevenzione incendi per impianti FV ubicati in attività soggette ai controlli antincendio o a servizio delle stesse.
  • Il documento chiarisce che, pur essendo gli impianti FV non fra le “attività soggette” per definizione (cioè non rientrano automaticamente nell’Allegato I del DPR 151/2011), la loro proliferazione rende opportuno disciplinarne la posa con riferimento alle attività che già ricadono sotto controllo antincendio.
  • Le linee guida sono da considerarsi strumento di indirizzo, non una norma chiusa: il progettista può individuare soluzioni alternative purché dimostri, tramite la valutazione del rischio incendio, che gli obiettivi di sicurezza sono rispettati.

Campo di applicazione

  • Le linee guida si applicano agli impianti FV con tensione nominale in corrente continua fino a 1.500 V, ubicati in attività soggette ai controlli antincendio o a servizio delle stesse, incorporati in edifici civili, industriali, commerciali, rurali, comprese tettoie, pensiline e pergole.
  • Inoltre, includono anche impianti FV installati su pensiline indipendenti a copertura di parcheggi all'aperto in prossimità di edifici soggetti, come strutture accessorie “interferenti”.
  • Sono invece esclusi: impianti FV “a terra” non collegati ad edifici soggetti, impianti plug-&-play, impianti di potenza inferiore a 800 W, impianti agrivoltaici se posti a distanza >100 m dagli edifici soggetti, impianti a concentrazione solare.

I principali cambiamenti rispetto al passato

Rispetto alle precedenti note (ad esempio la nota DCPREV n. 1324 del 07/02/2012 e la n. 6334 del 04/05/2012) queste novità introducono diversi aggiornamenti importanti:

  • Una disciplina aggiornata che riflette le tecnologie più recenti, come i sistemi di accumulo elettrochimico (batterie) collegati agli impianti FV.
  • Un’attenzione più esplicita al concetto di “interferenza” dell’impianto FV rispetto all’edificio soggetto, anche quando non direttamente incorporato, ma posto in prossimità – con impatti potenziali sul comportamento in caso di incendio.
  • Una maggiore enfasi sulla valutazione del rischio incendio e sul principio del “legittimo affidamento” introdotto con la nota n. 14668: gli interventi già avviati alla data del 1 settembre 2025 possono completarsi secondo la disciplina precedente.
  • Maggiori dettagli tecnici su misure di aerazione, ventilazione, compartimentazione, resistenza al fuoco, esodo, dispositivi di emergenza, segnaletica, mantenimento.

Dal punto di vista operativo, ciò significa che i progettisti e i tecnici antincendio devono aggiornarsi e rivedere le pratiche di verifica, progetto e manutenzione, integrando la nuova linea guida nei processi progettuali e di gestione della sicurezza.

Implicazioni pratiche per imprese, progettisti e committenti

Per lo studio di progettazione e consulenza antincendio – come Studio Bini Engineering – e per le aziende che intendono installare impianti fotovoltaici, emergono alcuni aspetti chiave da considerare:

a) Valutazione preventiva del rischio incendio

Prima di procedere con un impianto FV in un’attività soggetta, è fondamentale integrare nel progetto la valutazione del rischio incendio, che analizzi l’impatto dell’impianto sull’esodo, sulla compartimentazione, sulla generazione di fumi, sull’accessibilità intervento soccorso, sulla formazione e resistenza al fuoco. Le nuove linee guida lo richiedono esplicitamente

In caso di aggravio del rischio, occorre attivare la procedura prevista dall’art. 3 del DPR 151/2011.

b) Progettazione conforme ma flessibile

Conforme alle linee guida significa rispettare le misure tecniche generali e specifiche (aerazione, distanze, sezionamento, accessi soccorso, compartimentazione, ecc.) riportate nel documento. Tuttavia, il progettista ha la possibilità di proporre soluzioni alternative purché dimostri che il livello di sicurezza è equivalente o migliore.

Per esempio, moduli FV in facciata, sistemi di accumulo, pensiline esterne: ciascuno richiede un’analisi ad hoc.

c) Adempimenti procedurali e tempistica

La nota n. 14668 del 10 settembre 2025 ha chiarito che per gli interventi già avviati alla data del 1° settembre 2025 può rimanere applicabile la normativa previgente, in rispetto del principio del “legittimo affidamento”.

Occorre dunque verificare la data di avvio di progetto, la comunicazione o SCIA presentata, contratti vincolanti, documentazione esistente, per determinare quale disciplina applicare.
Per nuovi interventi a partire da dopo il 1° settembre 2025, si deve fare riferimento alle nuove linee guida.

d) Manutenzione, esercizio e verifica

Non basta realizzare l’impianto in modo conforme: occorre gestire l’esercizio e la manutenzione. Le linee guida dedicano un capitolo alle verifiche, manutenzione, documentazione tecnica e procedimenti antincendio.

Questo significa: monitoraggio regolare, controlli periodici, registri, e aggiornamenti in caso di modifiche.

e) Consulenza integrata e formazione

L’applicazione delle linee guida richiede un approccio multidisciplinare: ingegneria antincendio, progettazione impianti elettrici, strutture, sicurezza aziendale, normativa. Per uno studio di consulenza come Studio Bini Engineering, significa offrire servizio integrato che vada oltre la semplice redazione della relazione tecnica antincendio, ma includa supporto in fase di progettazione, verifiche, collaudo, aggiornamento documentale.

Inoltre è importante la formazione di progettisti, installatori e manutentori sul nuovo quadro normativo.

Conclusione: una opportunità per la competitività e la sicurezza

L’adozione delle nuove linee guida per gli impianti fotovoltaici rappresenta non solo un obbligo regolamentare, ma anche una opportunità per le imprese e i progettisti. Un impianto FV ben progettato e gestito sotto il profilo antincendio è un elemento di valore aggiunto: migliora l’efficienza energetica, riduce i rischi, tutelando persone, aziende e beni.

Per Studio Bini Engineering e per i suoi clienti significa posizionarsi come partner affidabile in un mercato della sicurezza sempre più complesso, in cui la sostenibilità e la prevenzione vanno di pari passo.

Invitiamo dunque le imprese che stanno valutando o gestendo impianti fotovoltaici a contattarci per una consulenza puntuale: valutazione del rischio, progettazione antincendio, adeguamento alle nuove linee guida, supporto in fase di iter procedurale.

Ultime notizie

Registratori di cassa e POS: come adeguarsi al nuovo obbligo dal 1° gennaio 2026

Registratori di cassa e POS: come adeguarsi al nuovo obbligo dal 1° gennaio 2026

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una novità significativa per tutti gli esercenti in Italia: dal 1° gennaio 2026 scatterà l’obbligo di collegare i registratori di cassa telematici agli strumenti di pagamento elettronico (POS).

Leggi tutto...

Capire l’avviso bonario e perché conviene la rateizzazione

Capire l’avviso bonario e perché conviene la rateizzazione

Quando l’amministrazione fiscale rileva un errore o una discrepanza nella dichiarazione dei redditi o dell’IVA — ad esempio omessi versamenti o compensazioni irregolari — invia al contribuente un “avviso bonario”. Questo atto non è una cartella esattoriale definitiva, bensì un primo invito a regolarizzare la propria posizione.

Leggi tutto...

Defibrillatori sul lavoro: perché ogni azienda dovrebbe diventare cardioprotetta

Defibrillatori sul lavoro: perché ogni azienda dovrebbe diventare cardioprotetta

Negli ultimi anni, l’attenzione alla sicurezza sul lavoro non riguarda più solo i rischi legati a cadute, macchine o sostanze chimiche, ma include anche emergenze mediche straordinarie — come l’arresto cardiaco improvviso. Migliaia di persone in Italia perdono la vita ogni anno per arresto cardiaco, e molti di questi eventi avvengono sul luogo di lavoro.

Leggi tutto...

Vuoi essere informato sulle ultime novità o ricevere in anteprima offerte e promozioni?

Iscriviti alla newsletter!

Tel: 0332 604300 - E-mail: engineering@gruppobini.it - WhatsApp: 334 1145838

Studio Bini Engineering - P. IVA 02712760129 - Via per Caravate, 1 - 21036 - Gemonio (VA)

Politica per la Parità di Genere - Studio Bini Engineering

Informativa privacy  |  Area riservata  |  Contatti