Settore sanitario: le novità nella valutazione dello stress
Rischio stress da lavoro correlato: uno dei settori più colpiti da SLC è senza dubbio quello sanitario. Naturalmente pandemia, emergenza sanitaria ed evidenti rischi biologici hanno notevolmente influito sullo stress degli operatori del settore.
Proprio per valutare al meglio queste condizioni così particolari, l’Inail ha intrapreso ricerche per sviluppare specifici strumenti per la valutazione del rischio stress da lavoro correlato, al fine di ottenere adeguate misure integrative per il settore sanitario.
Stress da lavoro correlato: definizioni e normativa
Lo stress lavoro-correlato può essere definito (Accordo quadro europeo, 2004), come
“una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro”.
Per questo rischio, che può interessare ogni luogo di lavoro e ogni lavoratore in connessione con le eventuali criticità connesse all’organizzazione e all’ambiente di lavoro, il decreto legislativo 81/2008 stabilisce precisi obblighi.
Il datore di lavoro deve valutare e gestire il rischio stress lavoro-correlato al pari di tutti gli altri rischi per la salute e sicurezza, in recepimento dei contenuti dell’Accordo quadro europeo.
Se nel novembre del 2010 la Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro ha elaborato specifiche indicazioni necessarie alla valutazione del rischio, l’Inail ha pubblicato nel 2011 una metodologia articolata per fasi e caratterizzata da un approccio partecipativo che prevede il coinvolgimento delle figure della prevenzione e dei lavoratori, in linea con quanto previsto dalla normativa di riferimento.